top of page

Struttura del calendario

Lo schema di calendario prevedeva la compresenza di più calendari a loro volta utilizzati in parallelo per definire le date.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Accanto al più antico Calendario Sacro di 260 giorni (dato dalla combinazione di 13 numeri con 20 simboli) vi era l'Anno Solare di 365 giorni (18 mesi di 20 giorni con l'aggiunta di 5 giorni “infausti”): la loro combinazione generava il cosiddetto Giro del Calendario della durata di 52 anni di 365 giorni o 73 anni di 260 giorni. Il terzo e ultimo livello di calendario era il cosiddetto Conto Lungo: con esso i giorni venivano calcolati a partire dalla data di creazione che, secondo la teoria più accreditata, è da far risalire all'11 agosto 3114 a.C.. Quest'ultimo conteggio fu perfezionato dagli Zapotechi e, successivamente, dai Maya dell'età classica (III-X sec. d.C.).


Lo schema di calendario era identico per tutte le civiltà precolombiane mentre cambiavano le "etichette" attribuite ai singoli elementi e cambiavano anche i significati sacri e rituali, evidentemente correlati alle specifiche divinità adorate da ogni cultura.


Allo stesso modo mutava anche la denominazione: il Calendario Sacro prendeva il nome di Tzolkin per i Maya (almeno nel dialetto yucateco) mentre gli Aztechi, che parlavano il nahuatl, lo chiamavano Tonalpohualli. L'Anno Solare, invece, era lo Haab per i Maya e il Xiuhpohualli per gli Aztechi. Conseguentemente anche i nomi dei giorni e dei singoli elementi del calendario riflettevano la diversa lingua.


Mentre gli Aztechi non fecero uso del Conto Lungo, i Maya lo perfezionarono e proprio studiando alcune loro iscrizioni alcuni sono arrivati a sostenere che quest'antica e misteriosa popolazione avesse previsto la fine del mondo per il 21 dicembre 2012.

 

bottom of page